Matera, città lucana dalla storia travagliata, ma bellissima. Un vero e proprio gioiello italiano a tutti gli effetti, tanto che ne è valsa la nomina di Patrimonio dell’UNESCO. Unica nel suo genere, offre a chi è desideroso di scoprirla una vasta testimonianza storica e culturale che non può essere dimenticata o lasciata a sé. Ecco quindi una piccola guida che non pretende di illustrarti nei minimi particolari cos’è Matera, ma più che altro cercherà di guidarti alla primissima scoperta di questo fantastico luogo. Per approfondire si necessita ovviamente una visita sul luogo.
Contenuti dell'articolo
Storia di Matera
Matera, una delle città italiane ad avere una storia tanto lunga quanto complessa e, a tratti, anomala. Vanta insediamenti fin dal Neolitico, del quale periodo dovrebbe essere reduce lo stesso stemma cittadino: un bue contornato da due spighe di grano. Queste ultime sono spia degli antichi rapporti intrattenuti con la Grecia, quali poi l’hanno resa una dei paesini facenti parte della Magna Grecia. Nonostante però le sue origini, durante il periodo romano questa città si trovò a essere esclusivamente luogo di passaggio.
È da qui che inizia la sua storia travagliata, passando da un dominio all’altro; subendo ingenti immigrazioni di monaci benedettini e bizantini che scappavano dalle repressioni turche, quali si stabilirono nelle grotte della Gravina; oppressi durante i primi anni mille da carestie e terremoti. Tutto questo trambusto venne certamente implementato dagli ordinari problemi che una normale cittadina dell’estremo sud doveva affrontare durante i primi anni di unità come il brigantaggio.
Matera però si distingue da tutti gli altri paesini meridionali, sia nel suo stato di degrado che nel suo successivo stato di gloria. Durante gli anni ’40, infatti, venne nominata la “vergogna dell’ Italia”, dato che ancora in questa parte dell’ Italia si viveva nelle grotte, ovvero i famosi Sassi di Matera.
Quest’anomalia che sembrava venire da un’ormai lontanissimo passato causava, soprattutto per l’arretrato sistema idrico che sfruttava l’acqua piovana, un alto tasso di morte infantile. Nonostante ciò, Matera non fu lasciata a se stessa, ma attraverso la ricostruzione di una nuova città gli abitanti cambiarono, non senza difficoltà, la propria vita. Nel 1986 Matera sorge ancora, attraverso il progetto del recupero degli antichi rioni materani che la resero nel 1993 “Patrimonio dell’ UNESCO”, simbolo di un sud che non è affatto addormentato.
Dove si trova Matera
Questo gioiello sorge sulla parte orientale delle Basilicata, proprio al confine tra l’altopiano delle Murge, dove sorge l’importante parco della Murgia Materana che si trova a est e la fossa Bradanica, a ovest. Altro elemento geografico importante della città di Matera è proprio il fiume Bradano che la attraversa, dal quale si crea il torrente Gravina di Matera, quale delimita i Sassi: Sasso Barisano e Sasso Caevoso.
Cosa vedere a Matera
Sicuramente non si può non prendere in considerazione una visita ai Sassi di Matera, quali rendono tanto famosa il capoluogo lucano. Sono due i rioni principali, come già ho detto, ovvero: Sasso Barisano, del quale l’origine del nome è incerta, alcune ipotesi pensano che derivi dalla posizione del rione che guarda Bari; Sasso Caevoso, anche in questo caso il nome ha origine incerta, si pensa derivi dalle infinite cavità che questo rione presenta.
Ci sono mille motivi per visitare questa meraviglia paesaggistica e culturale, innanzi tutto perché i Sassi rappresentano al meglio una della tante sfaccettature della storia non solo meridionale, ma anche Italiana. È il massimo simbolo di un’ Italia che sembra sempre indietro rispetto alle altra nazioni, ma che ha nel suo grembo personalità geniali (in questo caso quelle di Matera che sin dall’età più tarda ha saputo adattarsi al luogo dove stazionava e alle suo avversità). Secondo poi questi rioni offrono uno spettacolo stupendo, grotte che sembrano essere parte naturale del paesaggio Materano, mentre non sono altro che opera dell’uomo, insomma la natura che si fonde con la mano umana.
Per assaporare ancor di più lo stile di vita che caratterizza la popolazione fino agli anni ’40-’50 non potrai certo non visitare la Casa- Grotta di Vico Solitario, quali più delle altre si conserva in un modo eccellete, tanto da preservare anche gli utensili allora utilizzati. Potrai ammirare per esempio la cisterna dedita a raccogliere l’acqua piovana oppure lo spartano letto con un materasso pieno di granturco. Non è finita qui, in quanto sarà necessario anche visitare la Cattedrale delle Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio. Anche questa è longeva, infatti venne costruita tra il 1230 e il 1270, nonostante all’ interno non conservi il suo aspetto originale. Ti affascinerà il portale d’ingresso sormontato dalla Madonna della Bruna, ma anche il ciclo d’affreschi rappresentante il Giudizio Universale, l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso.
Da non farsi scappare anche il Palombaro Lungo, anche questo simbolo di una popolazione che effettivamente ha sempre saputo trarre il meglio dal proprio territorio. Non è altro che una cisterna, quale attraverso una complessa rete di canali raccoglieva l’acqua da una fonte naturale sita ai piedi del Castello Tramontano, facendola arrivare così alla città. L’opera idraulica, commissionata dal Vescovo Monsignore ottocentesco Antonio di Macco , è così importante tanto che venne soprannominata “Duomo d’Acqua”. Infine non potrai tralasciare la Cripta del Peccato Originale, testimonianza della pittura alto-medievale. Raccoglie una centinaia di affreschi raffiguranti passi sia del Vecchio che del Nuovo Testamento. La sua scoperta è abbastanza recente, infatti risale al 1963 e solo grazie all’opera di restauro voluta dalla Fondazione Zétema di Matera oggi è visitabile.
Come visitare i sassi di Matera con guida o senza guida
Adottare una guida per visitare questa parte della città potrebbe sembrare superfluo o eccessivo, tanto sono solo grotte. Invece no, questa scelta potrebbe non farvi scoprire i tanti segreti che riguardano i Sassi e se volessi accedervi, dovrai fornirti di una vasta documentazione. Avvalersi di una guida, quindi, sembra la scelta più comoda e sicura: la storia delle grotte è vasta, intrigata e importante, merita di conseguenza di essere illustrata da un esperto che ha alle spalle una buona dose di studio su quelle che non sono affatto solo grotte.
Parco della Murgia Materana
Non si può non parlare di questo parco, situato nel territorio della Murgia, quale si trova all’estremità orientale della Basilicata, nonché al confine con la Puglia. Il Parco della Murgia è bacino di un’ importantissimo sito archeologico e storico, quali sono le ben 150 chiese rupestri, risalenti all’Alto Medioevo ed eredità degli insediamenti benedettini e bizantini. Ecco che quest’ultima non è solo rilevante a livello religioso, ma anche storico, in quanto testimonianza degli insediamenti monastici che hanno caratterizzato buona parte della storia materana e artistico, in quanto chiese conservano non pochi affreschi di quel periodo. Questo parco non è avido neanche dal punto di vista della flora, in quanto ospita 923 specie, tra le quali un buon centinaio rare e rarissime.
Cosa mangiare a Matera
Come ogni luogo facente parte dello stivale italiano, anche Matera ha da offrire una vasta gamma di piatti della tradizione. Matera, terra di contadini, è principalmente madre di piatti poveri e ricavati dai prodotti agricoli, nonostante ciò buonissimi. Immancabile è il famosissimo pane, ormai simbolo delle città. Questo è fatto esclusivamente di semola di grano duro; i tre tagli che presenta lo rendono unico, questi ultimi rappresentano la trinità.
Tra i piatti tipici abbiamo la cialléd, una zuppa fatta di pane raffermo, patate, cipolle ed erbette provenienti dalla Murgia. La crapiata, una zuppa di legumi importante per la tradizione popolare, in quanto veniva preparata per festeggiare il raccolto. Particolare è la Cutturid, soprattutto per il metodo di cottura che viene utilizzato: carne di pecora, erbe, tuberi, funghi e scorze di formaggio vengono cucinati all’interno di un coccio dal collo stretto. Impossibile non nominare le orecchiette alla materana con una salsa di carne d’agnello, pomodori e cipolla. I dolcetti tipici sono le strazzate, si pensa che il nome derivi dall’espressione “strazzet”(strappati). Effettivamente questi sono dei dolcetti alle mandorle che sembrano essere stati strappati a mano grossolanamente.
Cosa vedere nei dintorni di Matera
Anche i dintorni di Matera meritano un’occhiata, tra questi Altamura che si trova solo a 20 km. Nonostante la città sia in provincia di Bari, gode dell’influenza materana, in quanto è molto vicino al capoluogo. Famose sono proprio le grotte di Altamura che faranno da ottimo ponte collegante la zona di Matera e quella barese.
Immagine di copertina: pixabay.com