Otranto, cosa fare e cosa vedere

Mare, sole, spiagge da mozzare il fiato, un passato d’oro che l’ha fatta diventare una fortezza sul mare, con uno dei borghi più belli d’Italia. Tutto questo è Otranto, la “Porta d’Oriente”, il Comune più ad Est d’Italia, che durante l’anno conta poco meno di 6000 abitanti, ed in estate vede moltiplicarsi le persone presenti, che arrivano in massa da tutto il mondo per poter godere del suo bellissimo paesaggio e delle sue meravigliose coste.

Otranto è il mix perfetto tra storia e mare, tra gite culturali e relax sulle sue spiagge da cartolina, tra una cena tra le viuzze del borgo e passeggiate nella sua natura incantata.

Per la sua posizione geografica, che le ha permesso di assumere il ruolo di ponte tra Oriente ed Occidente, questa città è stata per lungo tempo contesa da vari popoli, ed infine è stata profondamente segnata dalla dominazione dei Turchi nel 1480 che ne scalfì profondamente la sua cultura e la sua fisionomia.

Il centro storico e il Castello Aragonese

Girando nel labirinto di viette del suo centro storico si può respirare la storia attraverso le sue strade in pietra viva e le case bianche a ridosso l’una dall’altra.

Passando dalla Porta Alfonsina si arriva al Castello Aragonese, costruito tra il 1485 e il 1498 per conto di Alfonso di Aragona. Questa struttura è stata voluta fortemente per difendere la città. Oltre alla struttura del Castello presenta i bastioni, le torri, le mura e i sotterranei, per dare alla città quella sicurezza che le serviva dopo il dominio turco.

La Cattedrale dell’Annunziata

Poco distante dal Castello troviamo la Cattedrale dell’Annunziata, edificata nel 1088 sotto il dominio normanno. Dopo l’invasione dei turchi è stata pesantemente modificata e contiene al suo interno i resti dei circa 800 Martiri di Otranto che vennero decapitati perché non vollero rinnegare la loro fede cristiana.

Un’altra perla presente in questa Cattedrale è il sontuoso mosaico che presenta il famoso Albero della Vita. Questo viene considerato da molti come la rappresentazione iconografica di tutto il sapere cristiano.

La Chiesa di San Pietro

Altra costruzione religiosa molto importante è sicuramente la Chiesa di San Pietro, la cui costruzione risale al IX-X secolo, e che fu la prima basilica della città. Ha una pianta quadrata a croce greca inscritta, e presenta tre piccole navate sormontate da una cupola centrale sorretta da quattro colonne, e conserva cicli di affreschi in stile bizantino che risalgono tra il X e il XVI secolo.

Baia dei Turchi e Laghi Alimini

Ma Otranto non è solo città, e la sua bellezza si estende lungo tutte le sue coste.

Salendo verso Nord, infatti, troviamo la Baia dei turchi e i Laghi Alimini considerati come una delle zone più belle del Salento.

La costa intorno ai Laghi è caratterizzata dalla presenza di una bianca sabbia finissima, che dà a questa zona una connotazione caraibica, meta imprescindibile per gli amanti della natura. All’interno di questo autentico parco naturale sono presenti i due laghi, uno di acqua dolce e l’altro di acqua salata, e regalano viste mozzafiato e colori stupendi.

La Baia dei turchi, che come rievoca il nome è stato l’attracco dei turchi per il loro assedio, è una delle spiagge più belle che si possano visitare.

La sabbia argentea, il mare limpidissimo e la vegetazione che possiamo vedere dal mare, rendono questo posto unico che porta numerosi turisti in questi luoghi durante i mesi estivi.

Periodo migliore per andare a Otranto

I mesi da maggio a settembre sono i più raccomandati per chi vuole combinare visite storiche e mare cristallino.

Ma Otranto è bella durante tutto l’anno, e con il suo clima mite è perfetta per visite fuori stagione.

L’inverno, poi, merita una menzione speciale: infatti, essendo la città più ad Est d’Italia, è anche la prima da cui si può ammirare l’alba del nuovo anno.

Come raggiungere Otranto

In auto:

  • Dal Nord e dal Centro Italia: Bisogna arrivare a Bari (Autostrada A14 o A16) e imboccare la superstrada che porta a Brindisi e a Lecce. Poco prima di Lecce imboccare lo svincolo per la tangenziale, direzione Maglie-Otranto. Arrivati allo svincolo percorrere la SS16 per circa 25 km e seguire le indicazioni per Otranto.
  • Dalla Calabria e dalla Sicilia: Bisogna arrivare a Taranto attraverso la statale 106, e poi proseguire per Brindisi imboccando la statale 7 e da qui per Lecce. Da Lecce, seguire le indicazioni riportate sopra.

In aereo: Bisogna raggiungere l’aeroporto di Brindisi o di Bari, da qui un servizio navetta vi porterà comodamente ad Otranto. In alternativa, si può prendere un pullman fino a Lecce e da qui un altro pullman fino ad Otranto.

In treno: Bisogna raggiungere in treno Lecce, da qui con il pullman si arriva comodamente ad Otranto.

Cosa visitare nei dintorni di Otranto

Chi va a Otranto non può perdersi la visita di quello che c’è intorno. Le sue coste sono piene di spiagge bellissime, ma anche numerose masserie e luoghi stupendi.

La cava di Bauxite: A circa 1,5 Km dal centro di Otranto troviamo la zona della Cava di Bauxite, con il suo lago. Questo laghetto si è formato a causa di una falda freatica incontrata durante lo scavo della cava per l’estrazione della bauxite, un minerale dal quale si ricava l’alluminio. Si trova a sud di Otranto, e offre uno spettacolo della natura simile solo ai grandi parchi naturali americani.

Specchia e Presicce: Se vogliamo visitare altri borghi salentini come non citare Specchia e Presicce tra i borghi più belli del Salento, e d’Italia. In auto distano circa 40 minuti, ma ne vale davvero la pena concedersi questa passeggiata.

A Specchia troviamo un labirinto di viuzze strette in cui si estende la città. Passando da Piazza del Popolo per ammirare il Castello Risolo possiamo osservare gli ulivi che si estendono per la collina sottostante attraverso le numerose balaustre e le suggestive scalinate che si inerpicano nel centro storico.

A Presicce, infine, troviamo tra le sue mura numerosi palazzi signorili e bellissimi frantoi sotterranei a cui si può accedere attraverso le visite guidate organizzate dalla proloco.

Immagine di copertina: pixabay.com

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