Abruzzo
L’Abruzzo è una terra selvaggia e gentile, come dicono qui, una regione che custodisce un’anima profonda e autentica. È un luogo che sa di montagna e di mare, di borghi antichi e di tradizioni che resistono al passare del tempo. È una regione dove puoi trovare vette innevate e spiagge dorate nello stesso giorno, dove la natura è ancora protagonista e dove la vita sembra scorrere con un ritmo diverso, più lento, più vero.
L’Aquila, il capoluogo, è una città che porta le cicatrici del terremoto del 2009, ma che non ha perso la sua dignità, la sua voglia di rinascere. Ho camminato per il suo centro storico, tra i cantieri e le impalcature, e ho visto i segni di una ricostruzione che è anche un atto d’amore. La Fontana delle 99 Cannelle, con le sue bocche da cui l’acqua scorre incessante, è un simbolo di resilienza, un luogo che sembra ricordare a tutti che la vita continua. E poi c’è la Basilica di Collemaggio, con la sua facciata di pietra bianca e rosa, che splende come una promessa di bellezza e speranza.
Ma l’Abruzzo è soprattutto natura. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è un angolo di paradiso per gli amanti della montagna. Ho scalato le cime del Gran Sasso, la montagna più alta dell’Appennino, e da lassù, ho ammirato un panorama che toglie il fiato: valli verdi, prati fioriti e, in lontananza, il blu del mare Adriatico. In inverno, le piste da sci di Campo Imperatore, a oltre 2.000 metri di altezza, offrono discese spettacolari in un paesaggio che sembra quello delle Alpi.
Sulmona, incastonata tra le montagne, è una città che sembra uscita da un libro di storia. Famosa per i suoi confetti, che colorano le vetrine delle botteghe, è un luogo dove si respira ancora l’atmosfera del Medioevo. Ho visitato l’acquedotto medievale che attraversa Piazza Garibaldi, e mi sono fermata a osservare le botteghe artigiane, dove gli antichi mestieri sono ancora vivi. Ogni angolo di Sulmona parla di tradizione, di autenticità, di un tempo che sembra essere rimasto sospeso.
Poi c’è il Parco Nazionale della Majella, un’altra meraviglia naturale, una montagna sacra, ricca di storia e di spiritualità. Ho seguito i sentieri che si snodano tra boschi di faggi e gole profonde, e ho scoperto eremi nascosti tra le rocce, piccoli luoghi di preghiera che sembrano aggrappati alla montagna. L’eremo di San Bartolomeo in Legio, ad esempio, è un luogo di pace e di silenzio, dove il mondo moderno sembra lontano anni luce.
L’Abruzzo è anche mare, un mare che profuma di pini e di salsedine. La costa dei Trabocchi è un susseguirsi di piccole spiagge e scogliere, punteggiata da queste antiche macchine da pesca in legno che si protendono nel mare, come sentinelle solitarie. Ho camminato lungo la Via Verde, un percorso che corre lungo la costa e che offre scorci mozzafiato sul mare Adriatico. I trabocchi sono veri e propri simboli di questa terra, testimoni di un passato fatto di fatica e di amore per il mare.
Pescara, con il suo lungomare vivace e le sue spiagge sabbiose, è la città del sole e del divertimento. Ho passeggiato sul Ponte del Mare, una passerella moderna che sembra volare sull’acqua, e ho sentito il vento fresco sul viso mentre guardavo le barche andare e venire dal porto. Ma Pescara è anche la città di Gabriele D’Annunzio, il poeta che tanto amò questa terra. Ho visitato la sua casa natale, un piccolo museo che racconta la vita e l’opera di uno degli scrittori più importanti dell’Italia moderna.
E poi ci sono i borghi dell’Abruzzo, gioielli nascosti che sembrano usciti da un’altra epoca. Rocca Calascio, con il suo castello che domina le valli circostanti, è un luogo che ti lascia senza parole, soprattutto al tramonto, quando il cielo si colora di rosso e di oro. Santo Stefano di Sessanio, con le sue case in pietra e le sue stradine acciottolate, è un borgo dove il tempo sembra essersi fermato. E Scanno, incastonato tra le montagne, è famoso per il suo lago a forma di cuore e per le sue donne che ancora oggi indossano i costumi tradizionali.
I sapori dell’Abruzzo sono intensi, genuini, come la sua terra. Ho assaggiato gli arrosticini, piccoli spiedini di carne di pecora cotti alla brace, che sono un vero rito in queste zone, e la pasta alla chitarra, fatta in casa con un taglio speciale che la rende ruvida e perfetta per raccogliere il sugo. E poi ci sono i dolci: le ferratelle, cialde croccanti cotte in un ferro speciale, e il parrozzo, una torta di mandorle ricoperta di cioccolato che è una delizia per il palato.
L’Abruzzo è una terra che ti invita a scoprire, a esplorare, a vivere ogni momento con intensità. È una regione che sa di vento, di montagna, di mare, di tradizioni antiche e di gente che sa accoglierti con un sorriso. Un luogo che ti resta nel cuore, con la sua bellezza rude e sincera, come una promessa di avventura e di libertà.