Emilia Romagna
L’Emilia Romagna è una terra che sa di tradizione, ma che ha sempre un occhio rivolto al futuro. È come un lungo abbraccio che si estende dagli Appennini fino al Mar Adriatico, attraversando pianure infinite, città d’arte e borghi dove il tempo sembra scorrere più lentamente. È una regione che vive di contrasti armoniosi, dove il gusto e il piacere sono sempre al centro di tutto.
Partirei da Bologna, la sua capitale, una città che ti avvolge subito con il suo fascino autentico. Bologna è conosciuta come “la Dotta, la Grassa e la Rossa” – e c’è un motivo per ognuno di questi soprannomi. “La Dotta” per la sua antica università, la più vecchia d’Europa, dove giovani studenti da tutto il mondo si ritrovano sotto le torri medievali e sotto i portici che si allungano senza fine, creando ombre fresche nelle calde giornate estive. “La Grassa” perché qui si mangia divinamente: tortellini, tagliatelle al ragù, mortadella… Ogni pasto è un rito, ogni piatto una scoperta. E poi “La Rossa” per il colore caldo dei mattoni che coprono il centro storico, per quell’atmosfera vibrante che si respira in ogni angolo.
Ma l’Emilia Romagna è molto più di Bologna. C’è Parma, che ho trovato di una bellezza sofisticata, elegante. È la città della musica, dove Verdi e Toscanini sono di casa, ma è anche il paradiso per gli amanti del cibo: il prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano nascono proprio qui. Quando entri in una delle sue trattorie, è come se il tempo si fermasse e ti ritrovassi in un mondo dove il gusto e la qualità sono una vera e propria forma d’arte.
Rimini, invece, è tutto un altro mondo. L’ho vissuta come una festa continua, un mix di sole, mare e allegria. È la regina della Riviera Romagnola, con le sue lunghe spiagge dorate, gli stabilimenti balneari che si susseguono uno dopo l’altro, e la vita notturna che sembra non spegnersi mai. È un posto dove senti il richiamo dell’estate, della libertà, della voglia di vivere. Ma Rimini è anche storia, con le sue tracce romane, come l’Arco di Augusto o il Ponte di Tiberio, e con le memorie felliniane che aleggiano nell’aria.
E poi c’è Ferrara, che per me è un piccolo gioiello rinascimentale. Questa città sembra uscita da un dipinto, con i suoi palazzi eleganti e le strade acciottolate che ti portano indietro nel tempo. Ho pedalato lungo le sue mura antiche, una delle poche ancora intatte in Italia, e ho scoperto una città silenziosa, poetica, dove è bello perdersi e lasciare che siano i dettagli a raccontarti una storia.
Ravenna, invece, è un tripudio di mosaici che lasciano senza fiato. Qui, tra le sue chiese e i suoi mausolei, ho avuto la sensazione di camminare in una sorta di paradiso bizantino, dove ogni tessera di mosaico racconta una storia di fede, di potere e di bellezza. Il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale, sono luoghi che ti fanno capire quanto questa città fosse un tempo il cuore pulsante di un impero.
Ma l’Emilia Romagna è anche una terra di motori e di velocità. A Maranello, ho visto la leggenda della Ferrari prendere vita. Ho visitato il Museo Ferrari, e per un attimo ho sentito il rombo dei motori, l’adrenalina delle corse, la passione per l’eccellenza. E poi c’è Imola, con il suo autodromo, e Modena, dove oltre alle auto, la tradizione culinaria è altrettanto potente, con l’aceto balsamico che qui è un vero e proprio nettare.
E non posso non parlare delle sue colline, dei suoi vigneti che si perdono all’orizzonte. Una volta sono stata a Castell’Arquato, un borgo medievale dove sembra che ogni pietra abbia una storia da raccontare, e lì, tra un bicchiere di Lambrusco e un assaggio di piadina calda, ho sentito il cuore di questa terra battere forte.
L’Emilia Romagna è così: è una terra dove ogni giorno può essere diverso, dove puoi perderti in una città d’arte, ballare fino all’alba su una spiaggia, assaporare un piatto che non dimenticherai mai, o vivere l’adrenalina della velocità. È un luogo dove il calore della gente, la ricchezza della cultura e la gioia del vivere bene si fondono in un’esperienza che ti rimane nel cuore, sempre.