
Le tasse aeroportuali sono una voce fissa sul dettaglio dei costi di ogni biglietto aereo. La loro incidenza sul costo finale tende a essere variabile perché è influenzata, almeno in parte, dalla destinazione e dall’aeroporto stesso. Sta di fatto che in molti casi può anche superare il costo della tratta. Scopriamo nel dettaglio in cosa consistono.
Contenuti dell'articolo
Tasse aeroportuali: caratteristiche e tipologie
Le tasse aeroportuali sono regolate dalla legge la quale impone alle compagnie aeree la massima trasparenza. L’utente, allo stesso tempo, è detentore anche di una serie di diritti da far valere in determinate condizioni. Tutte queste e numerose altre informazioni dettagliare sono contenute nella Carta dei diritti del passeggero
Quando si acquista un biglietto aereo, in sostanza, la tariffa comprende:
– la tariffa ministeriale legata ai controlli di sicurezza effettuati sui bagagli in stiva (sigla EX): generalmente supera di poco i 2 €;
– l’addizionale comunale e ministeriale (sigla HB): una tassa che tiene conto, per esempio, dello stress determinato dal rumore degli aerei ed è diretta al Comune in cui si trova l’aeroporto e a quelli vicini. Il suo costo è variabile;
– la tassa cumulativa legata alla compagnia aerea (sigla XT), che comprende:
- il supplemento per il carburante, la sicurezza e l’assicurazione (sigla YQ);
- il sovrapprezzo stabilito dalle compagnie aeree per l’assistenza ai passeggeri con ridotta mobilità o diversamente abili (sigla MJ);
- il diritto d’imbarco dei passeggeri (sigla IT);
- l’integrazione al diritto d’imbarco rivolta ai controlli di sicurezza sui passeggeri e sul bagaglio a mano (sigla VT);
- l’Iva al 10% sulle voci IT, EX, VT e HB.
– la commissione sul prezzo dei biglietto: una somma variabile che deriva dalla modalità d’acquisto dello stesso;
– il costo della tratta.
Proprio in funzione delle loro caratteristiche specifiche, gli importi delle varie voci che fanno parte della tassazione prevista quando si acquista un biglietto aereo tendono a variare.
Tasse aeroportuali Alitalia
Alitalia, come tutte le altre compagnie aeree, è soggetta alle normative previste dalla legge per la tassazione aeroportuale. Quando si acquista un biglietto online, per esempio, nel dettaglio dei costi sono visibili chiaramente gli importi legati alle tasse: alla voce generica “tasse” che tende a comprendere i contributi ministeriale e comunale, si accompagna il supplemento carburante (variabile in base alla destinazione e al costo del petrolio) e il servizio di vendita, che varia in base alla tipologia del booking. A discrezione dell’utente, poi, si può stipulare una polizza assicurativa ulteriore rispetto a quella già prevista dalla legge (YQ).
Rimborso delle tasse aeroportuali
La legge e la Carta dei Diritti del Passeggero stabiliscono che anche i passeggeri che hanno acquistato un biglietto aereo con tariffa promozionale e condizioni d’uso restrittive hanno diritto al rimborso di una parte delle tasse nel caso in cui gli stessi decidano di non effettuare il volo. Le voci rimborsabili, in particolare, sono:
- l’addizionale comunale e ministeriale (HB);
- la tariffa ministeriale rivolta ai controlli di sicurezza sul bagaglio nella stiva (EX);
- la tassa legata al diritto d’imbarco del passeggero (IT);
- l’integrazione prevista per i controllo di sicurezza sui passeggeri e sui loro bagagli a mano (VT);
- l’Iva al 10% su tutte le precedenti (FN).
Il consiglio migliore per i passeggeri è quello di informarsi in modo dettagliato prima di intraprendere un qualsiasi viaggio in aereo. La Carta dei Diritti del Passeggero è uno strumento utilissimo da questo punto di vista ma è indispensabile anche leggere nel dettaglio i termini e le condizioni di servizio previste dalla compagnia aerea alla quale ci si sta affidando.