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Polignano a mare, cosa fare e cosa vedere

cosa vedere a polignano a mare

Polignano a mare è un borgo medievale a picco sul mare, dal panorama mozzafiato e con impressionanti anfratti naturali scavati dalle onde dell’Adriatico nell’alta e frastagliata costa.

Dove si trova Polignano a mare

Polignano a Mare è un borgo marino della città metropolitana di Bari, in Puglia, il cui nucleo più antico è arroccato sull’alta e rocciosa scogliera che, con i suoi 24 metri sul livello del mare, si frastaglia in un suggestivo susseguirsi di grotte.

Cosa vedere a Polignano a mare

Molti non sanno che Polignano a Mare ha dato i natali a Domenico Modugno, che l’ha sempre ricordata come la casa in cui sarebbe ritornato una volta terminato il suo viaggio terreno. E come dargli torto. Questa perla dell’Adriatico è una piccola Puglia in miniatura che già solo nei suoi confini vanta tutto ciò che il Salento può offrire; tra architettura del luogo, emozionanti scorci, splendide acque e pietanze tipiche della tradizione pugliese.

Lama Monachile

Lama Monachile, o Cala Porto, è la “cartolina” per eccellenza di Polignano. La spiaggia polignanese più conosciuta ed apprezzata attira ogni anno migliaia di turisti che rimangono incantati dal pittoresco scorcio sul mare, incastonato tra le alte coste rocciose.

Per arrivare al lido di ciottoli bianchi e levigati dal mare cristallino bisogna percorrere un antico ponte in tufo, che anticamente era la via Traiana principale romana di collegamento tra Benevento e Brindisi. Percorso lo stretto ponte si può godere di uno dei migliori paesaggi di tutto il territorio della provincia di Bari; una caletta sul mare adriatico che ha ispirato artisti e pittori.

Un ambiente pittoresco dato non solo dallo scorcio sul mare ma anche dalle grotte marine che si intravedono nella scogliera e che creano una composizione organica di cavità e casette costruite direttamente a picco sul mare. Oltre al ponte romano va sottolineato il ponte borbonico, alto 15 metri, fatto costruire nei primi anni dell’Ottocento, quando Cala Porto era un vero e proprio porto commerciale. Percorso metà del ponte basterà voltarsi in direzione opposta al mare per scoprire il versante interno della cala, un tesoro di splendide cavità, ponti e sentieri antichi.

Grotte Marine

Le grotte polignanesi sono piene di fascino e di mistero. Le bizzarre forme lavorate dalla natura nel corso dei secoli e i magici giochi di luce, frutto di riflessione e rifrazione della luce nel limpido mare pugliese, hanno ispirato miti e leggende popolari. Per scoprire questi miti basterà unirsi alle numerose escursioni e giri in barca, che è facile trovare sul territorio, e farsi trasportare dai racconti di guide ed esperti conoscitori del posto.

Per i più intraprendenti è possibile anche noleggiare barche o kayak, e viene data anche la possibilità di nuotare nelle acque cristalline all’interno delle stesse grotte. Un consiglio è munirsi di apparecchi fotografici subacquei e custodie impermeabili, perché varrà sicuramente la pena immortalare tutto ciò che inevitabilmente la natura cambia e trasforma in poco tempo.
Grotta delle rondinelle è una delle più note. Si può accedere tramite un’ampia insenatura che si estende per decine di metri e che conduce ad una piccola spiaggetta di ciottoli. È una delle più ampie della costa nord ma non scherza nemmeno in altezza, con una volta che tocca i 7 m di altitudine. Per i più pratici e spericolati la grotta ha delle pareti scalabili da cui è possibile lanciarsi in arditi tuffi.
• Il Grottone di Cala Paura è invece un complesso di grotte di cui fa parte la più conosciuta Grotta Azzurra, definita così proprio per i giochi di luce bluastri che si manifestano quando la luce penetra al di sotto della parete sospesa della cavità marina. Nei pressi si trova il monumento costruito in onore di Domenico Modugno.
• La più settentrionale è la grotta di Torre Ripagnola, vicino Cala Fetente. Una grotta scavata nella roccia da un corso d’acqua sotterraneo e che oggi è purtroppo collassata e fotografabile solo dall’esterno.
• Le grotte di Santa Caterina sono coppie di cavità che si protendono per una decina di metri fino a terminare in una spiaggetta di ciottoli interna. La più grande è munita di un grande accesso, mentre la più piccola presenta dei grossi massi all’ingresso, dovuti ad un precedente collasso della copertura.
• Non è propriamente una grotta, ma vale la pena citarla: Grottarco è una scultura naturale di pietre, scolpita nel tempo dal mare e dagli agenti atmosferici; ciò che si può vedere oggi è un imponente arcone in pietra che stimola la curiosità dei più fantasiosi.

Centro storico

Il centro storico è sicuramente la parte più rappresentativa di Polignano a Mare che, come detto in precedenza, sorge su un promontorio roccioso che affaccia sul mare. Per accedervi basta oltrepassare l’Arco Marchesale, anticamente chiamato “Porta Grande”. Originaria del XVI secolo, vi era collegato un ponte levatoio che permetteva di superare il fossato e la cinta muraria che circondava l’antico borgo di Polignano. Superato l’Arco ci si trova direttamente nella prima piazza, la Fulvia Miani Perotti, con a destra il Palazzo del Feudatario e di fronte il Palazzo del Doge, un tempo residenza del governatore della città. Dalla piazza si diramano numerose viuzze e strette stradine che sarà un piacere imboccare, per avere la sorpresa di ritrovarsi in enormi e stupende terrazze con affaccio sul mare.

Passeggiando tra questi viottoli si è suggestionati dai balconi, curati e pieni di fiori, delle case bianche di pietra calcarea, costruite sulla scogliera e sui cui muri non è raro leggere delle poesie. Tra piccoli negozi di artigianato locale, ristoranti e locali di ogni genere ci sono alcune architetture che rappresentano il punto focale dell’intera cittadina. Fulcro religioso è la chiesa romanica di Santa Maria Assunta, originaria dell’XI secolo, con tre navate lungo le quali sono esposti dipinti del Settecento e un campanile che svetta per oltre 20 metri.

Nella piazza principale, Piazza Vittorio Emanuele II, si trova invece il Palazzo dell’Orologio, un tempo sede dell’Università, la cui origine medievale è stata ‘camuffata’ con ornamenti scultorei in stile rococò; dotato di un campanile a vela, ancora oggi viene caricato a mano e scandisce le ore del giorno dei polignanesi. Proseguendo verso Cala Porto è da sottolineare la statua in bronzo in commemorazione di Domenico Modugno, le cui braccia aperte, messe a ricordo della sua famosa canzone Volare, sono rivolte alla sua ama città.

Abazia di San Vito

L’abbazia di San Vito martire, fatta progettare nel X secolo, a ridosso del porto, ad opera di preti benedettini, è una chiesa di pianta quadrata irregolare, la cui facciata principale è adornata da un enorme portico con arcate a tutto sesto. Un portico che si affaccia direttamente sul mare e che collega l’esterno con l’interno, al cui centro vi è stato ritagliato un piccolo chiostro con pozzo centrale.

La parte più alta è dominata da un sottile campanile in barocco leccese, mentre la parte più scenografica è data dalla scalinata esterna che collega la corte al loggiato, in uno stupendo affaccio sul mare. L’abbazia ha una storia travagliata: fino al 1785 vi furono stanziati all’interno i frati minori dei SS. Apostoli; fu poi acquistata dal comune che a metà del 1800 la vendette ai Marchesi Tavassi-La Greca.

Alberobello

Difficile incontrare qualcuno che non conosca Alberobello. I suoi famosi trulli, anche detti ‘tuguri’ o ‘casedde’, sono l’icona per eccellenza della Puglia. Non a caso i trulli, così come l’intero centro storico, sono stati riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Non tutti sanno, però, qual è la storia che c’è dietro la costruzione di queste particolari abitazione e dell’intero borgo. Tutto si deve al conte di Conversano Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona che, nel 1635, nella costruzione del suo feudo a Noci, impose il solo utilizzo della pietra a secco senza l’ausilio di malta. Un espediente che gli permise di evitare i tributi richiesti dal viceré spagnolo del Regno di Napoli che, quando inviava i Regio Ispettori per i conteggi delle abitazioni, non poté imporre le tassazioni, siccome veniva tutto velocemente smontato e ricostruito solo una volta che era passato il pericolo.

Fu poi grazie al genio dei costruttori alberobellesi che si arrivò alla costruzione attuale di queste strutture: con pianta rotonda e tetto a falsa cupola, fabbricate tramite cerchi di pietre sovrapposti. Un sistema che permise di ottenere strutture molto forti e allo stesso tempo degli interni vivibili molto particolari. Ovviamente, poi, ogni costruttore ed ogni famiglia cercò il miglior espediente artistico per far emergere la propria abitazione. Oggi, infatti, passeggiando tra gli stretti vicoli di Alberobello, è impossibile non rimanere catturati dall’armonico conglomerato di bianche case in pietra, dai tetti a cupola e dai pinnacoli tutti diversi.

Proprio i pinnacoli rappresentano la firma del ‘maestro trullaro’ ed hanno decorazioni tutte diverse, il più delle volte associate ad elementi religiosi e mistici. Il centro storico è diviso in rioni; nel Rione Aia Piccola c’è il maggior numero di trulli, la cui vicinanza ha portato a vicoli stretti e intricati, in genere adibiti a piccole attività turistico commerciali; nel Rione Monti, quello a sud, i trulli sono invece posizionati su una collina che sovrasta il Largo della Foggia.

Il trullo più grande, detto non a caso ‘Trullo Sovrano’, è alto 14 metri ed oggi è adibito sia a casa museo che a struttura teatrale, con tanto di concerti, eventi culturali e spettacoli teatrali. La stessa chiesa principale, la parrocchia di Sant’Antonio di Padova, è stata costruita, su pianta a croce greca, proprio con le stesse forme coniche dei trulli. È dotata di una cupola alta più di 20 m ed un campanile che ospita sei campane.

Castellana Grotte

A pochi chilometri da Polignano a Mare si trova il comune di Castellana Grotte, famoso per il complesso di grotte carsiche che ospita nel suo sottosuolo. Un gruppo di grotte formatesi circa 100 milioni di anni fa e che si estendono per oltre 3 km, tra caverne e voragini, per una profondità che, nel punto massimo, raggiunge anche i 122 m.

La visita turistica parte dall’enorme voragine, detta ‘la Grave’; una grotta a cielo aperto, profonda 60 metri, che fa da ingresso naturale. Susseguono poi una serie di grotte a cui sono stati dati i nomi più fantasiosi, dovuti a particolari stalagmiti e stalattiti o dalla creazione di straordinari forme e colori, che stimolano la fantasia dei turisti che ogni anno vengono a visitarle. Ad esempio, la ‘Grotta Nera’, quella a cui si accede subito dopo l’ingresso, vi immerge in un’intensa oscurità; seguita dalla ‘Grotta della Lupa Capitolina’, per la presenza di particolari conformazioni rocciose che ne ricordano le fattezze; segue poi la ‘Caverna della Civetta’, il ‘Corridoio del Serpente’, fino alla ‘Caverna del Precipizio’ e il ‘Piccolo Paradiso’.

Famose sono il cosiddetto ‘Gran Canyon sotterraneo’, chiamato così per la presenza di minerali che hanno dato una colorazione rossiccia alle pareti, e la ‘Grotta Bianca’ che col suo laghetto di cristalli suggestiona per la luminosità e lo splendore che emana.

Valle d’Itria

La Valle d’Itria comprende le province di Bari, Taranto e Brindisi. È nota anche come ‘Valle dei Trulli’ per la presenza delle già citate abitazioni coniche che, però, non rappresentano l’unica attrattiva di queste incantevoli terre.

Basti pensare a vaste distese di ulivi che si perdono all’orizzonte, a candidi borghi dai mattoni bianchi, a masserie ristrutturate per diventare lussuosi alloggi turistici.
Ostuni è la città bianca pugliese per eccellenza. Case imbiancate di calce, non tanto per estetica, ma per dare luminosità alle stradine e per ridurre l’assorbimento di calore del periodo estivo. Sarà un piacere passeggiare tra sontuosi archi, ripide scalinate e tra piane di ulivi che scendono fino al mare. Ostuni non manca di interessanti opere architettoniche: la cattedrale del Quattrocento, con i suoi elementi decorativi di pregio, il Museo della Murgia Meridionale, che conserva il calco di una donna del paleolitico e le pittoresche mura aragonesi costruite per respingere i Saraceni.
Cisternino è uno dei borghi più belli d’Italia. Passeggiando tra le viuzze sarà impossibile non fermarsi in uno dei folcloristici ‘fornelli pugliesi’, sui cui banconi si può scegliere la carne che più si preferisce, che poi verrà arrostita e degustata sul momento.
• Altro borgo più bello d’Italia è Locorotondo. Il nucleo storico si è racchiuso in antiche mura che, nonostante l’altezza, non riescono a celare, allo sguardo dello spettatore che si appresta ad addentrarvici, le teste degli alti trulli di cui è piena. Ciò per via della stessa conformazione del borgo, che è stato costruito secondo anelli concentrici di stradine lastricate di chianche, che appena imboccate vi porteranno in cima al paese.

Mare e spiagge di Polignano a mare

Dotata di incantevoli spiagge, panorami mozzafiato e un patrimonio marino tra i più vari, le sue acque sono state riconosciute tra le più limpide dalla stessa comunità europea, che l’ha vista meritevole di bandiera blu.
• Tra le spiagge più conosciute c’è sicuramente la, già citata, ‘Cala Porto’, da cui si può ammirare uno degli scorci più incantevoli di Polignano.
• È invece più rocciosa la spiaggetta di ‘Porto Cavallo’, che si trova non molto distante dal ‘Porto di Polignano’, raggiungibile a piedi da un comodo e romantico percorso. Ideale per famiglie e bambini per la sua predisposizione, perché nonostante abbia prevalentemente un litorale roccioso, ha una parte sabbiosa che la rende adatta alle famiglie.
• ‘Ponte dei Lapilli’ è invece una graziosa caletta, collocata sotto al ponte della strada litoranea che porta da Polignano a San Vito. È possibile poggiarsi sugli scogli piatti per prendere il sole, farsi un bagno nell’acqua cristallina e godersi un meraviglioso paesaggio. Anche questa spiaggetta è raggiungibile tramite una passeggiata nella scogliera, fatta per lo più da ciottoli che la rendono percorribile solo se ci si munisce di scarpe adatte.
• Non si può non citare la spiaggia che si trova proprio a San Vito. La sabbia dorata è parte di una cornice pittoresca che ha come punti focali l’Abbazia del X secolo e l’antica torre saracena.
• Più selvaggia è invece la ‘Cala Incina’, una spiaggia di ciottoli levigati dal mare, blu e profondo come non mai, che si trova tra Polignano e Monopoli. Particolarità di questa spiaggetta sono le grotte naturali che la incorniciano e che fanno da rifugio ai pescatori. Ottima spiaggetta da non disdegnare come luogo di relax.
• Va nominata poi “Cala Fetente”, nella Polignano nord. Un’oasi al cui interno sono presenti strutture attrezzate a ingresso gratuito, munite di passerella anche per disabili e anziani. A modici prezzi si possono acquistare ombrelloni, lettini e fare degustazioni di ottimi drink e piatti col pescato del giorno. Ottima spiaggia anche per fare serata.

Cosa fare a Polignano a mare

A Polignano a Mare è possibile fare tutto ciò che viene facile fare in una località marina. Di certo non può mancare il bagno nelle splendide acque pugliesi da bandiera blu. Non ci si può perdere l’escursione in barca alla scoperta delle grotte che percorrono tutta la costa polignanese. Non bisogna dimenticare l’entroterra, ricco di itinerari da percorrere anche in bici, e in cui scoprire, non solo la flora e la fauna del posto, ma anche i meravigliosi scenari che, non sempre, sono così pubblicizzati come le coste.

Per il viaggiatore che al relax vuole alternare un po’ di cultura, Polignano mette a disposizione anche tesori archeologici e architettonici. Il borgo storico ne racchiude molti; alcuni immediatamente visibili nei documenti storici più importanti, altri che vanno scoperti percorrendo le immutate viuzze, tra icone votive, archetti, chiese e palazzi minori.

Non manca il buon cibo; sarà difficile mantenere la linea quando passeggiando tra le stradine di Polignano si viene attirati dal profumo di forni, pasticcerie e ristoranti locali. Non mancano esperienze di vendemmia turistica, tra trekking per i vigneti, degustazioni e visite guidate in cantina. Per i più i più festaioli Polignano non manca di locali per la movida notturna.

Cosa fare con i bambini a Polignano a mare

I più piccoli adoreranno sguazzare nel mare cristallino, ameranno il giro in bici, adoreranno il giro in barca, apprezzeranno i dolci pugliesi, come i taralli dolci e le brioches ripiene al gelato, ma Polignano si è attrezzata per farsi ancora di più a misura di bambino. A partire dalle varie attività e spazi gioco che molti lidi a pagamento predispongono.

Polignano vanta molte spiagge a bandiera blu i cui fondali, puliti e cristallini, faranno in modo di tranquillizzare anche il genitore più apprensivo. Non mancano hotel e family resort per famiglie, dotate di piscine, animazioni, spettacoli, tornei sportivi, miniclub. Le aree attrezzate per i più piccoli daranno modo, invece, ai grandi di godersi la vacanza nel pieno del relax, tra percorsi benessere, spa e servizi ad hoc.

Basta poi allungarsi di qualche chilometro per far ancora più contenti i piccini: lo zoo safari di Fasano, esteso per circa 140 ettari di terreno, ha animali da tutta Europa e aree safari assistite in cui stare a contatto ravvicinato con alcune specie non aggressive; tutto nel pieno e rigoroso controllo.

Cosa mangiare a Polignano a mare

La regola del buon cibo è rispettata con rigore in tutto il tacco italiano e Polignano a Mare non manca il vanto di un’eccellente gastronomia della tradizione pugliese. In questa magnifica terra è infatti possibile assaggiare tutte le declinazioni della cucina pugliese che, come ogni città del sud, ne ha dato le sue particolari e personalissime sfumature.

Un esempio è l’immancabile “crudo di mare”, in cui si racchiudono tutti i sapori e i profumi del mare pugliese: gamberi, scampi, ricci di mare, seppie… tutto rigorosamente fresco e pescato in giornata. Altro piatto tipico è la “tiella pugliese”, una simil paella spagnola fatta con strati di cipolla, patate, cozze a mezzo guscio e riso. Cotta in forno e presentata rigorosamente in un tegame in terracotta e il tutto arricchito con sale, prezzemolo, pecorino e qualche pomodorino, che nella cucina italiana non può mai mancare.

Non va disdegnato anche un piatto povero come “fave e cicorie”, sbollentate in acqua per qualche ora, fino a diventare una purea e insaporite con cipolle rosse e peperoni fritti. E se è scontato nominare la bombetta pugliese, il tagliolino ai frutti di mare e la più classica parmigiana di melanzane fritte con prosciutto cotto, di certo la “focaccia di Polignano” è una scoperta per molti. Questa focaccia con pomodorini ha semplici e genuini ingredienti al cui profumo, durante le passeggiate nel centro storico, sarà difficile da resistere.

Altro piatto tipico di Polignano è il panino ripieno con salmone, pesce spada o gambero, rigorosamente crudi, e farcito con crema di formaggio e farcitura a piacere.

Come arrivare a Polignano a mare

Arrivare a Polignano è molto facile e lo si può fare nella maniera che è più congeniale. Se si sceglie l’auto basterà prendere l’autostrada A14 tramite la quale si arriva a Bari. Da lì basterà percorrere la SS16 per arrivare direttamente alla città. Polignano è dotata anche di una stazione centrale in Viale Trieste, a cui si può arrivare tramite una comoda linea ferroviaria che parte da Bari. Risulta comodo il viaggio in aereo; il comune è infatti ottimamente inserito tra l’aeroporto di Bari e quello di Brindisi, da cui si può facilmente raggiungere la città con taxi, treno e bus.

A proposito di autobus, sono numerose le linee che è possibile scegliere e che mettono a disposizione un discreto numero di corse per raggiungere la stazione di Polignano a mare.

Eventi a Polignano a mare

Tra gli eventi più importanti si deve ricordare la festa di San Vito, il patrono della città, che si onora e festeggia il 15 giugno con le immancabili luminarie, concerti della tradizione e onnipresenti fuochi pirotecnici. Come per molte città della costa la festa prevede anche un immancabile rituale sul mare.

I festeggiamenti iniziano il 14 giugno; la statua del santo viene posizionata su uno zatterone e portata in processione dal porto di San Vito per tutta la costa polignanese, con dietro decine di imbarcazioni dei fedeli in preghiera. Una volta arrivata a Cala Paura lo zatterone attracca e, subito dopo, vengono simbolicamente consegnate al santo le chiavi della città. Il santo viene poi spostato su un altare, che verrà portato in processione a piedi per le strade del paese, fino alla piazza principale del centro storico. La processione si conclude il 16 giugno.

Tra luglio e agosto è immancabile il “ballo di San Vito”, in cui turisti e polignanesi possono godere di concerti di musica popolare, stand di artigianato tradizionale, tanto buon cibo e laboratori di pizzica e taranta, rigorosamente ballata a piedi nudi sulla spiaggia.
Polignano si presta anche a eventi più adrenalinici. L’alta scogliera che la circonda è infatti perfetta per spettacolari gare di tuffi che vedono protagonisti atleti e coraggiosi spericolati da tutto il mondo. I tuffi mozzafiato saranno fatti da una piattaforma di 27 m di altezza dalla quale possono raggiungere velocità anche di 85 km/h.

Quando andare a Polignano a mare

Viene da sé che il periodo giusto per recarsi a Polignano a Mare è proprio il periodo estivo. La stagione estiva permetterà di godere del clima mite tipico del Mediterraneo, perfetto per rinfrescanti bagni in mare, per serate calde e per suggestivi giri nel centro storico; il tutto con l’atmosfera festosa e accogliente, tipica delle città pugliesi.

Come sopracitato, non mancano eventi, sagre e festività che, soprattutto in estate, si organizzano tanto a Polignano quanto nei comuni limitrofi. Rinunciarvi è come pagare un biglietto al cinema per vedere solo metà film. Da tenere in considerazione però è anche il periodo autunnale; infatti, la minore circolazione di turisti che si riscontra da metà settembre, rende Polignano più piacevole da visitare, pur mantenendo un clima ideale per scampagnate, percorsi naturali e, se non troppo in là col tempo, un nel bagno fuori stagione. Lo stesso vale anche per il periodo primaverile, quando le temperature rendono ancora più piacevole fare lunghe passeggiate alla scoperta di vicoli e piazzetta che magari per il torrido caldo estivo si desiste a scoprire.

Cosa vedere nei dintorni di Polignano a mare

Polignano può essere la base di una perfetta esplorazione del tacco pugliese. Ovviamente tutto dipende dal numero di giorni che si è intenzionati a soggiornarvi. Se nel classico fine settimana è consigliabile concentrarsi sulle meraviglie che offre la costa polignanese, una vacanza di 7-10 giorni può permettervi di allontanarvi e godervi tanto di più.

Abbiamo già parlato delle località della Valle d’Itria, tra cui spiccano i bianchi borghi di Locorotondo e Fasano e gli immancabili trulli di Alberobello. Non è stato citato il capoluogo pugliese; Bari infatti merita più di una visita, non solo come punto nevralgico dell’intera regione ma anche per l’immenso patrimonio storico-architettonico che la contraddistingue. Non bisogna farsi sfuggire, poi, una visita al Castel del Monte, residenza di caccia fatta costruire nel XII sec da re Federico II, ancora celata in molti misteri, alcuni dei quali sono legati anche alla particolare composizione ottagonale che la contraddistingue.

Lecce è invece famosa come città barocca per eccellenza dell’intero tacco italiano, con più di 40 chiese, abitazioni e monumenti con guglie, pinnacoli e sfavillanti decorazioni; romantiche sono poi le vie tortuose del centro storico, che convogliano in graziose piazzette.

Da Polignano basteranno 15 min per allungarsi anche a Matera, la “città dei sassi”, un complesso di abitazioni scavate nella roccia, alcune risalenti a ere preistoriche, che ogni anno attirano numerosi turisti, pronti a percorrere itinerari vertiginosi ed unici nel loro genere.

Dove dormire a Polignano a mare

Basta saper scegliere le strutture in base al proprio budget e la vacanza potrà essere più che soddisfacente. Polignano a Mare offre le più svariate strutture turistico-ricettive.

Una vacanza a medio budget può essere quella offerta da vari B&B e da alcuni hotel a tre stelle, che nonostante il prezzo contenuto forniscono dei servizi essenziali per godere delle bellezze della costa polignanese; mediamente una notte va dagli 80 ai 90 € a persona ma il prezzo può variare molto in base anche alla vicinanza della struttura al mare, al centro storico, e alla quantità di comfort che si richiedono o a cui si decide di rinunciare.

Chi invece in vacanza della rinuncia non ne vuol nemmeno sentir parlare ha solo l’imbarazzo della scelta che, tra hotel di lusso e resort di charme, potrà tendere per un pacchetto di puro relax in spa e centri benessere o un percorso degustativo nell’eccellenza della tradizione gastronomica salentina; in questo caso una settimana con pensione completa si aggira in media intorno ai 700 € a coppia. Al contrario, per gli amanti dell’avventura e del low cost non mancano camping, con una tariffa media a persona di 20 € al giorno, e affittacamere i cui prezzi in media non superano i 40 euro a notte.

Cosa non fare a Polignano a mare

Prima cosa da non fare quando si decide in che spiaggia andare è quella di scegliere la spiaggia in base alle sole foto, magari viste su qualche sito di viaggi; il problema sarebbe quello di ritrovarsi in una spiaggia che è poco, o per niente, adatta ai bambini o agli anziani, avendo, Polignano, un’alta scogliera che può compromettere la discesa a mare per i meno abili. Sarà utile fare quindi una buona ricerca preventiva e informarsi su quale siano le spiagge più adatte ai bambini, dotate di facile discesa in acqua e magari con non troppi scogli. Non è da trascurare anche la questione prenotazione, siccome la città è un forte polo turistico che nella stagione estivo si sovraffolla facilmente.

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